“Sono libera, orgogliosa e canto”

8 marzo - Giornata Internazionale della donna

a cura di Nicole Festa 2ªS2 –
Fiorella Mannoia, con il brano “Mariposa” ha partecipato alla 74° edizione del Festival della canzone italiana a Sanremo, ricevendo il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo in gara. Quest’ultimo si ispira, per la stessa ammissione della cantante, ad una serie televisiva, “Il grido delle farfalle” ispirata alle sorelle dominicane Mirabal “farfalle che imbracciano il fucile”, perseguitate e uccise nel 1960 dal dittatore Trujillo. Il testo è quindi una canzone-manifesto che vuole omaggiare Minerva, Patria e Maria Teresa, che osarono ribellarsi al regime creando il “Movimento 14 giugno” insieme ai loro coniugi, utilizzando il nome in codice “Mariposas”. È noto che in loro onore, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel 1999 ha istituito la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Mariposa” è però anche altro, è l’omaggio a tutte le donne che hanno combattuto per qualcosa in cui credevano, “dalle streghe al rogo, ai visi nascosti dietro ai veli, nel bene e nel male”. La Mannoia del resto ha abbracciato da anni la causa del contrasto alla violenza femminile, come dimostrano i testi di molte canzoni, e il suo impegno in qualità di Presidente Onoraria della fondazione “Una, nessuna, centomila” a cui fa riferimento nel testo. Tornando a “Mariposa”, il testo canta le voci di tante donne nel tempo e nella storia, esprimendo la loro voglia di libertà, la forza, la gioia e l’amore. Sono donne molto diverse l’una dall’altra, accomunate dall’orgoglio e dalla voglia di cantare. La cantante rivendica la libertà di indossare un vestito troppo corto, di vivere la propria sessualità liberamente, senza temere lo stigma di chi vuole limitarla. La donna è “stupore e meraviglia”, “negazione e orgasmo”, “terra e cielo” può valere “oro” e “meno di zero”.
Per la Giornata Internazionale della donna, che cade l’8 marzo, ci sembra dunque quanto mai appropriato l’invito di Fiorella a continuare verso la strada dell’emancipazione, possibilmente insieme agli uomini.