Spettacolare è stato il percorso “Dal fiume Tago all’Oceanario” scelto per lo sviluppo delle competenze trasversali e per l’orientamento degli studenti delle classi quinte delle Scienze Applicate – sez. Liceo Scientifico dell’IIS Telesi@. Gli studenti si aspettavano una città simile alla descrizione che l’autore spagnolo Carlos Ruiz Zafón fa di Barcellona nel suo romanzo “L’ombra del vento”, invece hanno trovato una Lisbona calda, soleggiata e accogliente nonostante il mese di dicembre. Nessun cimitero dei libri dimenticati o luoghi segreti ma storia viva, luoghi, scenari, vedute e belvederi spettacolari nell’unica capitale europea posta a occidente che riesce ad affacciarsi sull’Oceano Atlantico. Il PCTO “Dal fiume Tago all’Oceanario” è stata un’esperienza formativa valida e produttiva sotto tutti i punti di vista. Il percorso è stato ricco di storia, di panorami mozzafiato, di sapori e di umori nuovi, quelli tipici di chi ha “voglia di scoprire e assaporare”. Il viaggio ha avvicinato gli studenti alla cultura portoghese scoprendo le usanze tipiche e le espressioni simbolo. Il percorso pianificato ha integrato le conoscenze pregresse delle classi con la realtà economica, sociale e architettonica del posto. La città di Lisbona, detta anche “la Roma sull’atlantico”, si è fatta scoprire come luogo di crocevia tra passato, presente e futuro. Percorrendo i suoi viottoli, le scalinate ripide e le discese vertiginose, gli studenti si sono interessati ai caratteristici azulejos, al barocco all’art noveau ma soprattutto alla storia della città che si è presenta romantica ed elegante, nonostante le testimonianze storiche e le eroiche imprese marinare per cui è celebrata nel mondo. Sotto la guida esperta dei docenti accompagnatori e del servizio-guide della città (nella persona di Ana Paula Carvalho), i ragazzi sono stati accompagnati nei luoghi designati muniti di auricolare e dispositivo. Il tour, partito dal quartiere musulmano più antico della città, ha ripercorso la storia economica e sociale del Paese. I ragazzi e le ragazze salendo su per le ripide strade del centro, hanno apprezzato tantissimo il Castello di Sao Jorge, i suoi giardini e la potenza storica che tale fortezza moresca rappresenta per la città stessa. L’esperienza formativa e didattica si è arricchita anche dal punto di vista etico-religioso in quanto, passando per il belvedere di Santa Lucia, gli studenti hanno ripercorso i posti e i luoghi di Sant’Antonio, nato proprio a Lisbona nel 1195, col nome di Fernando; passando per il convento agostiniano S. Vincenzo, fuori le mura dove studiò, si sono visionate prima la famosa Chiesa di Sant’Antonio (fonte battesimale) e poi la vera e propria Cattedrale, edificata là dove Sant’Antonio nacque e trascorse la sua infanzia. Percorrendo i suoi viottoli, le scalinate ripide e le discese vertiginose, gli studenti si sono interessati alla storia della città per mezzo anche del famoso tram storico 28 che segue il percorso da Graça a Prazeres. Durante il soggiorno le classi hanno imparato a muoversi e spostarsi con i mezzi pubblici, qualificando un ottimo servizio trasporti. Spostandosi nel quartiere con i due luoghi designati come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, gli studenti hanno apprezzato anche il Monastero dedicato a San Geronimo protettore dei marinai, per poi dedicarsi alla Torre di Belém, uno dei simboli cittadini e protagonista delle più belle cartoline e foto dedicate a Lisbona. La struttura sorge nel quartiere strettamente connesso con la storia delle imprese marinare che fecero la fortuna del Portogallo, proprio perché si adagia sulle rive del fiume Tago. Sempre nella stessa zona, vicino alla Torre e al Monastero, si trova il Monumento alle Scoperte, un eccezionale tributo ai protagonisti delle esplorazioni marinare. Lisbona è stata, nello stesso tempo, una metropoli modernissima, dove ammirare costruzioni avveniristiche e coloratissime opere di street art. All’Oceanário di Lisbona, ad esempio, gli studenti hanno apprezzato moltissimo il quartiere dell’Expo: una zona molto curata e sicuramente molto diversa dal centro città che avevano iniziato a conoscere. La zona-parco a traffico limitato ospita uno dei più grandi acquari al mondo con oltre 450 specie diverse al suo interno e ben 15.000 tra animali e piante. Gli studenti, con grande meraviglia, hanno potuto osservare da vicino squali, tonni e altre specie che vivono in pieno oceano. In linea con le discipline d’indirizzo, l’esperienza didattico-formativa dell’Oceanario ha fornito le conoscenze tipiche della biologia marina. Le classi hanno interagito con le oltre cinquecento specie marine e con la riproduzione degli ecosistemi oceanici. Le ragazze e i ragazzi hanno quindi scoperto le diversità delle quattro vasche che riproducono ciascuna un diverso habitat: oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e Antartico. La visita all’imponente Oceanario ha dunque concluso un percorso trasversale di conoscenze partendo da quelle storico-sociali, passando per quelle economiche e finendo con le più specifiche d’indirizzo, ovvero quelle con riferimento alla biologia e alle scienze della terra. In pratica esperienze irripetibili e uniche che hanno contribuito ad alimentare la formazione bio-scientifica degli studenti ormai prossimi alla maturità. L’esperienza dei quattro giorni è stata ricca ed emozionante per tutti e tutte ma soprattutto per gli studenti pallavolisti della 5 SA2 che, in una passeggiata lungo le vie del centro dell’ultima sera, si son ritrovati con gli atleti del Trentino Volley per uno scatto memorabile in un ristorante lungo rua Augusta. Che dire dunque? Un PCTO valido, bello, ricco, denso di emozioni, sensazioni, ricordi, risate e quel pizzico di “esperienza” in più che di solito non guasta. Il percorso “Dal fiume Tago all’Oceanario” ha toccato competenze trasversali di ogni tipo: ambito storico, economico, religioso, architettonico, artistico, scientifico e anche perché no… linguistico!
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