Il 28 febbraio 2025, le studentesse e gli studenti della classe terza del Liceo Economico Sociale dell’IIS Telesi@ hanno partecipato a un evento formativo significativo, promosso dal Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) dell’Università degli Studi del Sannio. Il percorso, dal titolo: “Le indagini informatiche e le intercettazioni di conversazioni telefoniche ed ambientali”, è stato condotto dal professor Mario Griffo che ha interagito con le studentesse e gli studenti, coinvolgendoli in diversi casi di cronaca di grande rilevanza. Il professor Griffo ha iniziato spiegando cos’è un processo penale: un momento cruciale e spesso drammatico per le persone coinvolte, ma fondamentale per garantire la giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali. La storia, tuttavia, ci insegna che la giustizia non è sempre infallibile. Uno dei primi autori a riflettere sulla giustizia e sui suoi errori è stato Alessandro Manzoni attraverso il suo celebre romanzo “I Promessi Sposi”. Un altro autore fondamentale è Cesare Beccaria, la cui opera “Dei delitti e delle pene” ha profondamente influenzato il diritto penale moderno, promuovendo un approccio più umano e giusto. Il professore ha analizzato casi emblematici di errori giudiziari, come quello di Beniamino Zuncheddu che, dopo 33 anni in carcere per un crimine che non aveva commesso, è stato assolto. Ha poi menzionato il caso di Amanda Knox, ingiustamente accusata dell’omicidio della sua coinquilina Meredith Kercher. Dopo anni di polemiche e appelli, Knox è stata finalmente assolta nel 2015, evidenziando gli effetti dannosi degli errori investigativi e della pressione mediatica sul sistema giudiziario. Ancora oggi, la Storia della colonna infame, pubblicata come appendice storica al celebre romanzo di Manzoni, resta una riflessione importante su come la paura collettiva e la ricerca di un capro espiatorio possano portare a un’ingiustizia cruenta. La storia di quel periodo in Italia, segnata dalla peste, è emblematica di come i processi giuridici possano essere traviati dalle emozioni e dalla manipolazione delle informazioni.
Un punto centrale dell’incontro è stata l’analisi del ruolo dei testimoni nel processo penale. Le loro dichiarazioni sono fondamentali per la ricostruzione dei fatti, ma la giustizia deve garantire che ogni testimonianza rispetti il principio della verità, senza condizionamenti esterni. Il professor Griffo ha spiegato l’importanza del Codice Penale (Codice Rocco) e dei suoi cambiamenti dopo la caduta del fascismo, in particolare per quanto riguarda l’adeguamento ai principi della Costituzione italiana del 1948, che ha introdotto garanzie fondamentali in difesa dei diritti umani. Altro momento significativo è stato l’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Sebbene queste possano essere uno strumento fondamentale nelle indagini, il professor Griffo ha ricordato che, secondo l’articolo 15 della Costituzione italiana, le intercettazioni devono avvenire solo in casi specifici e con l’autorizzazione di un giudice. La necessità di un controllo rigoroso e di un equilibrio tra giustizia e rispetto dei diritti fondamentali
è stata enfatizzata per evitare abusi e per garantire che le intercettazioni non ledano la libertà e la dignità dei cittadini.
Questa esperienza di PCTO ha offerto alle studentesse e agli studenti l’opportunità di riflettere sul ruolo fondamentale del diritto e della giustizia nella società moderna. Ha stimolato un pensiero critico sulla verità, sull’accuratezza delle indagini e sull’importanza di proteggere i diritti civili durante tutto il processo penale. Le studentesse e gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con le sfide e le problematiche che caratterizzano il sistema giudiziario, acquisendo una visione più consapevole delle difficoltà e delle responsabilità che accompagnano l’amministrazione della giustizia.
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