“riTRATTI di Donne: saperi e sapori magici”

a cura di Agnese Di Cerbo e Valentina Saudella classe 4ª ES1

Il 7 marzo 2025, le studentesse e gli studenti del Liceo Economico Sociale dell’IIS Telesi@ hanno avuto l’opportunità di esplorare uno degli aspetti più misteriosi di Benevento, una città da secoli al centro di leggende e tradizioni popolari legate alle streghe. L’occasione di approfondire la leggenda delle Janare è stata offerta da Janua – Museo delle Streghe di Benevento- che ha guidato i discenti in un affascinante viaggio tra storia, superstizione e ritualità antiche: un’opportunità unica per comprendere il legame profondo tra il folklore locale e le pratiche magiche che, nel corso dei secoli, hanno alimentato il mito della stregoneria. La visita è iniziata con la proiezione di un documentario, memoria e testimonianza di donne anziane, custodi di un sapere tramandato oralmente di generazione in generazione. Il momento successivo ha visto le studentesse e gli studenti catturati dall’affascinante esposizione di oggetti legati a un mondo tanto sacro quanto profano: strumenti, amuleti e simboli raccontano storie evocando riti e credenze di un tempo in cui la magia e la paura dell’ignoto erano parte integrante della vita quotidiana. Questi oggetti, sebbene appartenenti a un’epoca lontana, continuano a esercitare un fascino misterioso, trasportando i visitatori in un periodo in cui l’ignoranza e la paura dell’altro alimentavano leggende e superstizioni. Un altro momento particolarmente suggestivo della visita è stato lo spettacolo che ha riproposto le tradizioni orali legate alle streghe beneventane. Attraverso musica, canti, storie e gestualità, le protagoniste hanno proiettato studenti e docenti in un mondo sospeso tra magia, persecuzione e superstizione. La performance, intensa e coinvolgente, ha permesso di percepire la drammaticità delle esperienze vissute dalle donne accusate di stregoneria, restituendo l’atmosfera di un’epoca in cui la condanna sociale e la punizione erano la risposta a una paura irrazionale. Il momento più simbolico dell’esperienza è stato, senza dubbio, il rito delle noci: diversi partecipanti hanno affidato un desiderio a una noce, che è stata poi schiacciata per rivelare un significato nascosto. Questo rito, che affonda le radici in pratiche magiche ancestrali, ha offerto l’occasione per riflettere su come la stregoneria fosse spesso legata ai desideri, alle speranze e alle paure umane, nonché su come la magia fosse percepita come una forza potente e misteriosa. La giornata si è conclusa all’Hortus Conclusus, dove sono state lette testimonianze di donne accusate di stregoneria, molte delle quali si videro costrette a ricorrere al suicidio per sfuggire alla persecuzione. Questo momento ha generato una profonda consapevolezza sulle ingiustizie e sofferenze causate dalla paura del diverso e dall’incomprensione fenomeni che, purtroppo, non sono esclusivi del passato. Al termine ogni studente ha scritto un proprio pensiero sulla figura della strega e sul significato della stregoneria nel contesto odierno. Questo esercizio ha stimolato una riflessione profonda, invitando a considerare la strega non solo come un personaggio leggendario, ma anche come simbolo di una cultura che, nel corso della storia, ha cercato di comprendere e affrontare l’ignoto e il soprannaturale. Benevento, con la sua ricca tradizione di miti e leggende, ha messo in luce come il confine tra realtà e magia possa essere sottile e sfumato e come le storie delle Janare continuino a vivere nel cuore di coloro che desiderano indagare il mistero che le avvolge.

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