Oggi, 11 Marzo si sono riunite le classi 4ªES1, 4ªES2 e 5ªES1, per l’incontro con Libera, mirato a sensibilizzare tematiche di attualità come la lotta contro la mafia, attraverso la testimonianza di Francesco Marra, nipote di Don Carlo Lombardi. Nel corso del recente incontro, promosso dall’associazione Libera, la relatrice Prof.ssa Maria Rosaria Ricci referente di Libera Scuola, ha ribadito i due pilastri fondamentali dell’organizzazione: la Memoria e il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. Un tema che si lega profondamente alla figura di Don Carlo Lombardi, sacerdote coraggioso che ha dedicato la sua vita alla lotta contro il degrado sociale e la criminalità nel rione Triggio di Benevento.
Don Carlo Lombardi era un uomo dal carattere forte, nato da una famiglia di umili origini. La sua fede autentica lo ha guidato in un’opera incessante di aiuto ai più bisognosi, soprattutto ai giovani vittime della droga e della marginalità sociale. Con le sue parole riusciva ad arrivare a tutti, abbattendo barriere e costruendo ponti di dialogo e speranza, così ci dice il nipote. La sua capacità di ascolto e la profonda umanità gli valsero il titolo di “San Giovanni Bosco del Triggio”, riconoscendo il suo ruolo di educatore e guida spirituale.
Negli anni di piombo, Don Carlo offrì una seconda possibilità ai ragazzi travolti dalla violenza e dalla disperazione. Tuttavia, la sua lotta per la giustizia gli costò la vita, nel 1982, stesso anno della strage di Bologna e di altri tragici attentati, Don Carlo fu brutalmente strangolato in canonica da tre delinquenti. La sua morte sconvolse la comunità, ma il suo sacrificio non fu vano.
Nel 2019 si è celebrato il centenario della nascita di Don Carlo Lombardi, un’occasione per riflettere sul progresso sociale e civile che il sacerdote ha portato nel quartiere. Grazie alla sua opera, anche i più poveri hanno trovato un punto di riferimento e una possibilità di riscatto.
Durante l’incontro, alcune studentesse hanno letto e interpretato le parole di Don Carlo, facendo emergere un messaggio estremamente significativo. Tra le frasi più toccanti, una in particolare risuona ancora oggi con grande forza: “La Chiesa sarà ascoltata se spoglia di ricchezze materiali”. Una raccolta di queste frasi è stata donata a Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, simbolo della lotta alle mafie e all’ingiustizia sociale. Mantenere viva la Memoria di Don Carlo Lombardi è un dovere morale e civile per le nuove generazioni. Ogni testimonianza contribuisce a costruire una società basata sui valori della giustizia, della solidarietà e dell’impegno per il bene comune.
Ricordare Don Carlo significa non solo onorare il suo sacrificio, ma anche proseguire il suo lavoro, affinché nessun quartiere e nessuna persona sia più abbandonata al degrado e alla criminalità.
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