C’è un filo invisibile che lega la terra alle mani di chi la lavora, un legame antico, fatto di passione e di memoria. Il giorno 15/03/2025, in occasione di una visita all’azienda agricola di Mario Fappiano a San Lorenzello, le studentesse e gli studenti della classe terza del Liceo Economico Sociale hanno respirato l’essenza di questo legame: il vino non è solo un prodotto, ma una storia liquida, che racconta dei sacrifici e dell’amore per le proprie radici. Mario Fappiano ha studiato Economia per entrare nel mondo dell’impresa, ma il suo orizzonte è sempre stato il suo paese, quello che molti abbandonano in cerca di un futuro diverso, e che lui ha scelto di proteggere e valorizzare. Ogni sogno, però, ha il suo prezzo: nel corso degli anni, la sua azienda ha dovuto affrontare prove dure, come il blocco imposto dal Covid, la crisi energetica e il calo del fatturato che hanno scosso il settore vinicolo, con perdite fino al 40%. E poi la burocrazia, un labirinto in cui anche il nome di un vino può perdersi, come nel caso del suo Barbera. Eppure, nonostante le difficoltà, in un mondo in cui molte aziende vinicole acquistano parte del vino da terzi, ha scelto la via dell’esclusività: tutto ciò che imbottiglia proviene esclusivamente dalle sue vigne e dalla sua immensa dedizione. Questa fedeltà al proprio territorio e alla qualità ha generato i suoi frutti, portando il Gambero Rosso a riconoscere il valore del suo vino, premiando un lavoro che non si misura solo nelle vendite, ma nella capacità di raccontare una storia attraverso un prodotto. Attraverso le sue parole, ci siamo resi conto che il vino non è solo un piacere per il palato, ma un vero e proprio valore identitario. E che dietro ogni bottiglia c’è una scelta: quella di restare, di resistere, di credere che il futuro possa ancora nascere da ciò che amiamo.
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