Giovedì 16 maggio la classe 4ªC3, accompagnata dalla professoressa Niro, si è recata a Roma in visita ai Musei Capitolini. L’enorme e bellissimo complesso, composto dal Palazzo dei Conservatori e dal Palazzo Nuovo, ha una superficie espositiva di quasi 13000 metri quadrati e contiene innumerevoli ed incredibili opere. Partiti prestissimo la mattina, i ragazzi sono arrivati col treno alla stazione Termini, da dove, con la Metro, hanno raggiunto la città. La sola fermata della stazione Colosseo è stata sufficiente per dimenticare la fatica e la stanchezza del viaggio. Dopo aver fiancheggiato parte dei Fori Imperiali, gli studenti sono giunti a Piazza Venezia dalla quale, dopo una breve sosta, hanno potuto stupirsi dell’immensa mole del Vittoriano e della indescrivibile bellezza della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, dopo aver percorso i 124 gradini della scalinata d’accesso alla chiesa. La visita ai Musei Capitolini è iniziata verso le ore 11 insieme ad una giovane guida. Grandissima è stata la meraviglia stimolata dalla diretta visione delle opere studiate durante il percorso scolastico. Poter davvero rendersi conto della grandezza (o dell’esiguità!) di alcune opere ha lasciato i ragazzi a bocca aperta e ha permesso loro di poter prendere davvero coscienza di tutti i dettagli delle singole opere. Un ambiente in particolare ha destato più sorpresa di altri: l’Esedra di Marco Aurelio, un’aula vetrata appositamente allestita per contenere la statua equestre dell’imperatore, inizialmente situata al centro di Pazza del Campidoglio e poi sostituita con una copia dal 1996, e i bronzi donati da Papa Sisto IV nel 1471, che diede avvio alla raccolta di opere che formarono poi, nel 1734, i Musei Capitolini. Particolarmente apprezzata tra la raccolta dei bronzi è stata la Lupa Capitolina, simbolo dell’Urbe e oggetto di un lungo dibattito tra studiosi riguardante la sua datazione. Notevoli sono state anche le immense fondamenta del Tempio di Giove Ottimo Massimo, ben visibili dall’esedra. Percorsi gli ambienti del museo e incantati dalla splendida vista sui Fori visibile dai sotterranei del Museo, gli studenti hanno lasciato i Capitolini per ora di pranzo. Il pomeriggio, passato in città, è stato forse il momento più emozionante della giornata: nella chiesa di San Marcello al Corso, infatti, è stata esposta una delle opere più celebri di Salvador Dalí, il Cristo di San Giovanni della Croce, detto ”di Port Lligat”, un dipinto a olio su tela di grandi dimensioni del 1951. La modernissima raffigurazione della crocifissione, vista da una prospettiva insolita e talmente dettagliata da sembrare quasi tridimensionale, ha catturato totalmente l’attenzione dei ragazzi e della docente, che hanno giudicato l’opera come “la più emozionante crocifissione mai vista”. Stanchi dopo la splendida giornata gli studenti sono ripartiti da Tiburtina per le 19 e sono ritornati a casa per le 21:30, esausti, assonnati ma entusiasti ed estasiati per tutta la bellezza che una città come Roma serba e preserva in ogni angolo.
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