Memoria e Impegno: la Quarto Savona a Benevento

a cura della studentessa Antonella Forgione 4ª ES1

Il 28 gennaio 2025 Benevento ha ospitato un evento significativo: lo svelamento della Teca contenente i resti della Quarto Savona, l’auto della scorta del giudice Giovanni Falcone, distrutta nell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992. Un simbolo potente di sacrificio e memoria che richiama l’importanza di non dimenticare il passato per costruire un futuro migliore. Alla cerimonia hanno partecipato studentesse, studenti e docenti provenienti da diverse scuole. Il Telesi@, ancora una volta, si è reso partecipe grazie alla presenza delle rappresentanti di Istituto, Antonella Forgione e Silvana Ferrucci, e del rappresentante della Consulta, Fabrizio Reale, accompagnati dal professore Maurizio Cuzzupè.
L’iniziativa si colloca all’interno del progetto “Dal sangue donato al sangue versato”, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni alla lotta contro la mafia e sull’importanza della memoria storica. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha sottolineato come eventi del genere siano fondamentali per impedire che tragedie come quella di Capaci si ripetano. Quel giorno persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Alla vista della Quarto Savona, le studentesse e gli studenti presenti hanno provato emozioni forti e contrastanti: molti rispetto e tristezza, consapevoli di quanto quella storia fosse importante, altra frustrazione e rabbia, pensando alla tragedia e alle ingiustizie che l’hanno accompagnata. La sensazione più forte per tutti è stata, però, quella della riflessione. Guardando quella macchina, è stato impossibile non pensare a chi ha sacrificato la propria vita e a quanto certe vicende ci riguardino ancora oggi. In un certo senso, una mostra come quella ha fatto sentire tutti parte di qualcosa di più grande, ha permesso di vedere da vicino un pezzo di storia, di sentirlo e di ricordare che la lotta contro la mafia non è solo del passato, ma riguarda anche il nostro presente e futuro.
Questa giornata ha rappresentato un’opportunità di crescita e consapevolezza per tutti i partecipanti, un’occasione per comprendere come le scelte di oggi possano influenzare il futuro. La memoria, infatti, non è solo un dovere, ma anche un monito affinché la lotta alla mafia resti viva e attuale nelle coscienze e nelle azioni di ciascuno di noi.