Tra oriente e occidente una vera fusione di lingue, culture e tradizioni

“Laboratorio di scrittura creativa interdisciplinare (Storia e Cinese)” nuovo studio collettivo e moderno delle lingue in questione

a cura delle studentesse della 3ªL2: Azzurra Tagliafierro, Anita Festa, Alessandra Di Paola e Giulia Mortaruolo – 

Vi siete mai chiesti che cosa abbiano in comune l’attuale lingua cinese e quella dell’antica Grecia?

Noi l’abbiamo fatto! Abbiamo sperimentato cosa significasse lavorare a contatto con il passato ma restando, allo stesso tempo, nel presente e con gli occhi proiettati verso il futuro, mettendo quindi in gioco le abilità e le idee più sorprendenti di ognuno di noi.
Con il “laboratorio di scrittura creativa interdisciplinare (Storia e Cinese)” , destinato alle classi 3ªL2 con la Prof.ssa Iannace B. e 1ªC2 con la Prof.ssa Lanni A., abbiamo quindi intrapreso un nuovo studio collettivo e moderno delle lingue in questione.
L’obiettivo perseguito invece riguarda la capacità di comprendere le forme di rappresentazione del linguaggio e l’evoluzione che la scrittura ha subito attraverso le civiltà che hanno caratterizzato lo sviluppo delle società umane fino ai nostri giorni. Il progetto si è poi svolto in tre incontri presso la sede del Liceo Linguistico.

Il perfetto incontro tra lingue e culture: in che cosa consiste?

Il cinese e il greco, due lingue che sembrano così distanti, condividono un legame sorprendente: entrambe hanno una storia millenaria che le rende fondamentali per comprendere lo sviluppo della civiltà umana. Mentre il cinese è una delle lingue più antiche ancora in uso, il greco antico è considerato la lingua madre della cultura occidentale, influenzando la filosofia, la scienza e la letteratura. Pur provenendo da mondi diversi, entrambe le lingue hanno quindi contribuito in modo significativo alla ricchezza e alla varietà delle espressioni umane nel corso dei secoli.

…Caratteri, pittogrammi, ideogrammi e tanto altro…

Nel corso delle lezioni in comune abbiamo avuto modo di approfondire ogni singola lingua descrivendone le sue caratteristiche strutturali e sintattiche.
Abbiamo definito la scrittura cinese come non alfabetica. I “simboli” che la compongono non sono né lettere, né ideogrammi, ma si chiamano caratteri (汉字hànzì).
Per scrivere una parola cinese basta un solo carattere, anche se in quello moderno la maggior parte delle parole sono composte da due caratteri. Nelle lingue che usano un alfabeto, invece, una parola è composta da una serie di lettere che prese singolarmente non hanno alcun significato.
Anche per quanto riguarda il greco antico in passato esistevano dei pittogrammi che poi andarono a costituire la cosiddetta scrittura geroglifica, la quale, pur avendo un numero notevole di ideogrammi, permetteva una limitata capacità espressiva. Per sopperire alla necessità di una più ampia espressione scritta fu adottato un sistema alfabetico di scrittura.
Concludendo deduciamo che, essendo il cinese una lingua pittografica, tonale e isolante non diventerà mai anch’essa alfabetica. Attualmente però esistono ancora alcune strutture linguistiche attraverso le quali il sistema pittografico resta ancora in vita. Ne sono un esempio le nostre comunie simpatiche EMOTICON”.

😊: emoticon alla quale è affidato il significato di felicità e di gioia

😡: emoticon alla quale è affidato il significato di rabbia e ira

Ecco dunque svelato il senso, l’obbiettivo e lo scopo della nostra collaborazione!
Vediamo adesso quanto ognuno di noi si sia impegnato sbizzarrendosi e divertendosi insieme ai compagni!

Da questa esperienza abbiamo imparato a stare maggiormente a contatto con mondi differenti dal nostro e quindi anche a cogliere occasioni formative che saranno logicamente determinanti per il nostro futuro.

Ecco alcune foto!                                    

Finalizzando la nostra collaborazione all’apprendimento e alla condivisione di tante nuove conoscenze abbiamo fatto sì che, il cinese e il greco, rappresentassero comunque le radici di civilizzazioni millenarie che hanno plasmato l’umanità.

Tutto questo soltanto grazie alla forza di unione tra noi studenti e le nostre docenti!

Davvero stupefacente no?